Massimo Signorini

Dedicato alla maestria di Michele Greci

Dopo vari ascolti della chitarra brevettata dal chitarrista e liutaio Michele Greci (in particolare modo durante il concerto da lui tenuto, dedicato ad Andrès Segovia, Livorno – 18/10/2019), ho notato grandi e sostanziali differenze tra le chitarre classiche tradizionali e questo modello, in particolar modo la sua enorme potenzialità sonora, come se fosse naturalmente amplificata, mantenendo inalterate le caratteristiche timbriche e tonali di una chitarra classica. Ebbene, voglio essere piuttosto provocatorio su quest’argomento e affermare, sempre con il rispetto dovuto alle vostre conoscenze e fissazioni, che la chitarra classica in certi ambienti necessita quasi sempre di un’amplificazione. Quindi dico: la chitarra classica deve rimanere tale, e il suo suono non deve assolutamente essere stravolto da pickup e tantomeno equalizzatori di qualunque marca. Io sarò anche un purista, ma non sopporto più chitarre classiche elettrificate: la chitarra classica Greci rappresenta la soluzione a questo problema.
Il principio adottato dal Greci secondo me si basa sui fattori fondamentali della questione: il timbro acustico e lo spettro sonoro delle frequenze. Michele Greci è riuscito nella sua progettazione a soddisfare proprio queste necessità, ottenendo una potenza sonora e una qualità timbrica paragonabile a due chitarre che stanno suonando assieme. Quando ascoltate a due o tre metri la chitarra classica, oltre alla chitarra state ascoltando l’ambiente! Quest’ultimo quindi gioca un ruolo fondamentale sul vostro ascolto. Avete mai provato la vostra chitarra classica in un ambiente molto insonorizzato? Avete notato che il suono a volte perde tutte le riflessioni e suona scialbo, senza corpo? Vuol dire che l’ambiente condiziona tantissimo la differenza, sia nella stanza da studio che in un luogo da concerto. Il suono della chitarra Greci, secondo il mio ascolto ed il mio pensiero, ottiene questo beneficio sonoro essenzialmente dalle particolari conformazioni dei fori della cassa di risonanza, che riescono naturalmente a fungere sia da amplificatore del suono che da equalizzatore, per filtrare le frequenze indesiderate. Il mio modesto parere è: vuoi suonare una chitarra classica? Non pensare e non preoccuparti troppo del suono amplificato anche live, il buon maestro Michele Greci ha trovato per te la soluzione giusta. In ogni caso io sono uno che sperimenta cose anche impossibili, e per questo mi è piaciuto il coraggio di Greci. Quando infine parliamo della chitarra classica Greci, ascoltatela con le vostre orecchie e poi giudicate voi stessi!!

Livorno, 07 dicembre 2019

Massimo Signorini, docente di fisarmonica del Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino e concertista professionista. www.massimosignorini.t